domenica 28 gennaio 2024

Evoluzione del giardino

Ciao a tutti, come state? Qui tutto bene anche se il giardino è ancora fermo e questo è positivo visto che in questi mesi parto al lavoro con il buio e torno con il buio. Comincerò a pulire e potare quando le giornate si allungheranno ulteriormente e sinceramente non vedo l’ora visto che dovremmo spostare ancora qualche pianta dal vecchio giardino al nuovo.

Quando abbiamo preso la casa circa tre anni fa nel giardino c’erano solo palme e vecchie piante da frutta malate. Abbiamo tagliato e pulito tutto lasciando due ortensie, una magnolia soulangeana e una serenella che stiamo pian piano ringiovanendo.

A questo punto avevamo già creato la scala che colma il dislivello all’inizio del terreno e pulito tutte le piante di troppo portando in discarica quasi 1000 chili di materiale vegetale.

Dopo la scala abbiamo cominciato a piantumare qualcosa nella piccola scarpata a fianco con piante prese dal vecchio giardino ma i lavori sono lenti e vengono svolti la sera dopo il lavoro.


Come anticipato, le piante sono state prelevate o divise dal vecchio giardino. Molte sono frutto di scambi o di regali come quelle nella foto che abbiamo ricevuto da un amico che ha dovuto smantellare velocemente il suo vecchio vivaio. In generale tutto il giardino è formato da materiali o vegetali a costo zero, riciclati o derivati da scarti di magazzino o cantiere. I soldi spesi in questi anni sono davvero pochi e sono stati usati per piante rare o trovate nelle fiere specializzate nei vasi più piccoli possibili.

Ho voluto precisare la provenienza delle piante perché spesso sui social vediamo persone che per fare i propri giardini spendono centinaia di euro a fiera o che espongono bauli traboccanti di vasi quando in realtà con pochi soldi e un po’ più di tempo si possono fare delle grandi cose.

In questo caso abbiamo continuato l’aiuola sul bordo della recinzione e abbiamo prolungato quella a sinistra. In fondo c’è l’inizio di un nuovo spazio.

L’idea è sempre stata quella di proporre molte varietà botaniche e nel farlo amo costruire dei passaggi per godere del giardino in ogni angolo. Visto lo spazio piccolo non ho mai optato per le aree aperte e visioni d’insieme anche perché il giardino è visibile dall’alto della strada nella sua completezza.

Questo era due anni fa circa. Più o meno c’è una bozza di quello che dovrebbe essere la zona delle aiuole prima dei camminamenti in pietra. Con l’arrivo delle lastre in quarzarenite abbiamo inserito un vialetto che dalla scala costeggia l’aiuola con i blocchi di sasso e abbiamo inserito un’aiuola tondeggiante che completa la zona. In mezzo c’è una bella magnolia Daphne che per ora non sbuca ancora dalla selva di perenni.

Le lastre sono uno scarto di alcuni lavori fatti in azienda e hanno il pregio di restare molto pulite malgrado l’ombra o l’umidità. Inoltre tra le fughe germogliano moltissime piante da seme che solitamente non nascono in mezzo al granito o altre pietre. Non so come possa succedere ma è una cosa che ho sempre notato anche nel vecchio giardino: alcune piante mai disseminate hanno cominciato a farlo solo nelle fughe di questi vialetti dopo aver posato le pietre. Queste sono state posate anche andando verso l’aiuola a ferro di cavallo che non frattempo è stata allargata.

Altri cambiamenti sono avvenuti e molti verranno fatti questa primavera quando la parte di orto verrà tolta. Per ora vi saluto e vi auguro una buona fine dell’inverno.


sabato 6 gennaio 2024

Piante in prova

Ciao a tutti, come state? Vi auguro un buon anno nuovo visto che l’ultimo post risale a ottobre. Gli affezionati del blog sanno già che ultimamente scrivo poco ma gli impegni sono sempre molti e spesso la parte pratica del lavoro prende anche il tempo di quella teorica dove si scrive, racconta e ci si confronta. Per il giardino è stato un anno travagliato a partire dalla doppia grandinata di giugno dove la frutta è stata completamente compromessa. A metà estate, nell’altro terreno, un’alluvione ha gonfiato così tanto il ruscello che abbiamo dovuto passare giorni a spostare fango e pietre.

Negli ultimi anni il caldo non ha aiutato alcune piante come i castagni variegati o alcuni pini con aghi gialli o con sfumature chiare. Credo che molte varietà variegate sopportino molto meno lo stress da caldo così abbiamo cominciato qualche anno fa ad utilizzare succulente o alberi da clima più caldo e secco come ad esempio la Melia.

Le agavi vengono molto bene, crescono in fretta e ne stiamo mettendo un po’ ovunque così come alcune aloe più rustiche. Da due anni circa non vengono protette malgrado l’inverno e sembrano trovarsi bene.


Le succulente come i cactus sono le uniche piante che vengono coperte da un telo per impedire che vengano bagnate dalla pioggia o dalla neve.

Tra le varie aiuole, la più colorata risulta così nel mese di maggio.

Sono un amante delle conifere ma siccome le variegate le evito pianto ancora qualcosa quando riesco come questo abete dall’ago azzurro.

Abies procera 'Glauca'

La scorsa estate abbiamo provato a piantare una piccolissima palma delle Canarie. Prima dell’autunno ha prodotto delle belle foglie nuove e spero passi bene l’inverno. Solitamente quando attecchiscono diventano molto robuste e riescono a resistere al gelo.

Phoenix canariensis

Malgrado siamo nelle prealpi a quasi 800 metri sul livello del mare continuano a produrre boccioli anche le passiflore. Quelle da clima caldo vivono bene e anche in piena estate non mostrano nessuna sofferenza.

Nella zona più umida, sotto alle metasequoie, abbiamo piantato diverse sarracenie che ci hanno regalato ma in primavera le vedremo bene.

Un centinaio di metri sotto il terreno più soleggiato ci sono alcune sequoie. Il problema di quelle giganti è che seccano pian piano i rami principali o le punte. Non si sa bene cosa succeda a questi alberi ma hanno più o meno lo stesso problema in tutto il mondo.

La varietà a foglia azzurra è molto più soddisfacente, cresce più velocemente, non si ammala e il suo colore spicca da lontano, soprattutto quando è illuminata dal sole.

Io per ora vi lascio, vi auguro ancora buon anno e una buona continuazione.


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