Ciao a tutti come state? Qui sta nevicando ma per fortuna le
piante e il giardino sono già state sistemate per il periodo invernale che
quest’anno si è fatto avanti presto. Tra poco si chiuderà anche l’anno del calendario;
un anno che si è rivelato poco piacevole dal punto di vista psicofisico. Un
problema in particolare mi provoca un’ansia fastidiosa, costante, che quando
cala rispunta fuori all’improvviso dopo qualche settimana. Tutto questo fa
calare la fiducia in sé stessi, la voglia di uscire, di conoscere persone e a
trent’anni non è proprio il massimo ma visto che non è un blog per ansiosi
passiamo alle piante, nello specifico volevo mostrare un po’ l’evoluzione di
alcuni alberi nell’altro terreno, quello delle fatiche infinite, soprattutto
quest’anno fatto di disastri naturali dei quali parlerò in un post dedicato.
Sequoiadendron giganteum |
La scarpata dietro casa una decina d’anni fa era spoglia ed
era composta solo da prato. Il fieno in pieno sole cresce alto, duro e
impegnativo da rasare così abbiamo deciso di piantare un po’ di alberi: alcuni
sempreverdi e alcuni presi a margine del bosco per mantenere delle essenze
nostrane. Spicca la crescita della sequoia gigante che credevo un po’ più
vigorosa e veloce nella crescita. Con tutte le piante rendo il prato più
morbido e più gestibile inoltre miglioro la stabilità di un terreno che in
origine è di per se argilloso e franoso.
Chi di voi ha buona memoria si ricorderà di questo POST dove mostravo il bellissimo terreno terrazzato privo
di piante. In questi anni ho messo a dimora anche li molti piccoli alberi per
gli stessi motivi visti sopra. Il fatto che il terreno sia già recintato mi
evita il dover coprire ogni singola pianta per proteggerle dai voraci erbivori
selvatici. Purtroppo sono state tutte comperate molto piccole per motivi di
trasporto perciò le specie da fiore si noteranno il prossimo anno o quelli a seguire.
Rimango in tema sequoie per la felicità di alcuni e per la
noia di altri. Chi mi conosce lo sa: le amo alla follia per la loro longevità,
grandezza e maestosità. L’unico lato negativo è che chi ne godrà sarà chi
riuscirà a vederle tra cento o duecento anni e non di sicuro io. Con un po’ di
fortuna riuscirò sicuramente a godere della velocissima crescita della Sequoia
sempervirens che negli ultimi due anni ha messo il turbo. Se nel momento della
piantagione era alta quaranta centimetri scarsi ora, dopo tre anni, tocca i 4
metri.
Sequoia sempervirens |
La volgarmente chiamata sequoia cinese vive una trentina di
metri più lontana. Anch’essa è cresciuta moltissimo sviluppando parecchie bellissime
punte. Malgrado la crescita non è nella posizione ideale, preferirebbe un
ambiente molto più umido, quasi paludoso. Le talee messe a dimora proprio in
quelle zone stanno crescendo al doppio della velocità.
Metasequoia glyptostroboides
|
Un paio d’anni fa ho trovato una bellissima sequoia
azzurra che mi sono sentito in dovere di piantare. Pur essendo in una posizione
e in un terreno perfetti non cresce cosi velocemente come credevo probabilmente
perché si tratta di una varietà con una crescita più ridotta rispetto alla
specie di color verde.
Sequoiadendron giganteum 'Glaucum' |
Io per ora vi lascio con dei rossi autunnali che brillano grazie
al terreno acido che si trova nella zona. Un saluto a tutti e una buona
settimana.