sabato 30 giugno 2012

I laghi di Chiera.

Anche in queste vacanze sono riuscito a fare un piccolo giro in montagna, niente di troppo impegnativo, fino ai laghi di Chiera. Dopo aver preso la strada che da Faido porta ad Osco si procede verso Somprei (1840 m/slm) mediante una strada ad una sola corsia con un lungo pezzo sterrato. Alla fine delle strada c'è però un ampio parcheggio dove si può tranquillamente lasciare la macchina prima di imboccare il sentiero che porta all'alpe Chiera. Già all'inizio del sentiero ci si accorge che il periodo è perfetto per fotografare un po' di fiori alpini ma non ridete troppo se sbaglio qualche nome botanico, non sono un grande esperto di questi generi.

Iniziando la passeggiata si notano subito molti Aster alpinus già nel parcheggio, insieme ad altre molte specie fiorite.
È stupendo vedere come la maggior parte dei prati sia composta da erbacee fiorite come questi Helianthemum nummularium che hanno dominato il paesaggio all'inizio della passeggiata.
Poco dopo cominciano i sassi che favoriscono la crescita di molte altre piccole piante fiorite da roccioso che formano delle vere e proprie aiuole come questa pietra che ospita un gruppo di ginestrini (Lotus cornicolatus) insieme a molti tipi di semprevivo e/o sedum.
Sempre in questa prima parte di sentiero ci sono molti altri scorci interessanti come quelli costituiti da questa specie di Galium (in bianco).
Tra le molte piante che non conoscevo spunta anche questa probabile Achillea erba-rotta ssp. moschata (in primo piano).
In blu poi troviamo una bellissima Veronica fruticans che accompagna spesso il timo in colorazioni bellissime (seconda immagine).
Continuando il sentiero verso l'alpe tutte queste piante cominciano a non vedersi più e al loro posto si notano piccoli boschi di abeti dove ogni tanto sbucano dei pini molto vecchi e contorti, come se fossero dei giganteschi bonsai.
Nelle radure crescono fitti fitti i rododendri di montagna e se si presta molta attenzione si possono notare ancora delle piccole bellezze come la Primula hirsuta (seconda immagine).
Dopo aver terminato la prima salita della passeggiata si arriva all'alpe Chiera situata in un luogo davvero molto particolare: una pianura di qualche chilometro che sembra non centrare nulla con la pendenza della montagna vista fin'ora. Qui è fotografata dall'alto.
E proprio da li comincia il sentiero che porta ai laghi, caratterizzato da una flora meno prosperosa ma che concede ancora qualche fiore interessante (siamo a più di 2000 metri). 
Il primo fiore visto è stato questo bellissimo Pedicularis kerneri che non sono riuscito a trovare da nessun'altra parte.
Durante la salita si sono potute vedere anche macchie di Arctostaphylos uva-ursi in piena fioritura e Alchemilla alpina che personalmente trovo molto più bella della sua sorella che piantiamo nei giardini
Dopo circa 45 minuti di salita il sentiero attraversa un tratto di prato pieno di Leucanthemopsis alpina.
Poco prima di giungere ai laghi si trova la pianta più bella di tutta la giornata, la Silene Acaulis. A vederla senza i sui fiori rosa grandi meno di mezzo centimetro potrebbe quasi sembrare un muschio.
Ah , quasi dimenticavo questi Geum montanum, degni di nota per la loro vistoso seme.
Purtroppo diventa difficoltoso inserire le immagini di tutti i fiori visti quindi alcuni li ho dovuti omettere, come le classiche genziane. 
Ad ogni modo però, alla fine si arriva ai laghi (2364 metri) e qui il tempo è abbastanza soleggiato con dei banchi di nebbia che salivano veloci sulle vette più alte.

Il lago piccolo.

Il lago grande, ad una quota leggermente più alta.
Qui i fiori erano veramente pochi ad eccezione di migliaia di piccole campanelle viola che crescevano ovunque, persino attraverso la neve residua (Soldanella pusilla).
È incredibile come un fiorellino così bello e all'apparenza delicato riesca a dominare una zona climatica così difficile. Lo stesso coraggio della Soldanella ce l'ha anche il Ranunculus glacialis che cresceva, però, vicino a qualche sasso lontano dalla neve.
Aiuto! Vorrei mettere altre immagini ma il post diventerebbe davvero troppo esagerato quindi lo chiudo qui ma solo dopo aver citato la fatica fatta per non portare a casa qualche fiore. La tentazione c'è stata parecchie volte ma alla fine sapevo che queste piante in un clima di pianura non resistono a lungo quindi mi sono sfogato in fotografie, fotografie e ancora fotografie. Un salutone a tutti!

martedì 26 giugno 2012

Natura Vs. Giardino

Ciao, come state? Apro questo post mostrando delle immagini scattate durante una gita a cavallo tra il Vallese e i Grigioni perchè mostrano una differenza enorme tra i prati che abbiamo noi al sud delle Alpi e quelli che ci sono in altitudine dopo il Gottardo.

Queste prime immagini sono dell'alta Val Bedretto e mostrano le fioriture dei prati non ancora falciati colorati di giallo da quello che mi sembra un tipo di trifoglio (forse Trifolium campestre?). Non è difficile trovare nemmeno qualche scarpata dominata da Lupini che si disseminano da soli da chissà quanto tempo.

Sul passo della Furka, invece, c'erano immense distese di Alchemilla vulgaris.

Più in basso, nella vallata di Andermatt, tutti i prati sono fioriti. Immaginate una valle intera tutta fiorita così:

Fioriture bellissime ci sono anche sulla strada che porta a Disentis. Spesso ci si scervella per pensare a bordure fantastiche con forme e colori in armonia tra loro poi ci si accorge che la natura, senza fatica, ne ha create di perfette anche in luoghi apparentemente orrendi come qui, tra la strada e la ferrovia.
Che dire? Nulla, si rimane senza fiato.
La parte più dura della giornata è stata il ritorno a casa, dopo un giorno intero di spettacoli floreali e di combinazioni cromatiche perfette, il giardino mi sembrava un girone dell'inferno di Dante, dove i colori non sono combinati molto bene e in certi casi c'è da impazzire quasi nel vedere piante che poco c'entrano nel contesto di alcune aiuole. Ma rivoltare tutto non si può quindi, rimarrà così, con i suoi molti difetti. D'altro canto non mi metto a confronto con Chi ha progettato i prati delle immagini sopra.

Difetti a parte, in questo periodo il giardino offre molto giallo che a me piace moltissimo; si lo so, a molti non piace.

Ecco qualche esempio fatto da Lysimachia punctata (che qui alle basse quote non cresce ottimamente), Coreopsis verticillata, Oenothera macrocarpa, Oenothera tetragona e a modo suo, Phygelius.

Sotto al Cornus dilaga il copri terreno più folle del mondo. Il Polygonum affine vorrebbe tappezzare tutta l'aiuola ma la sua zona è limitata, deve starsene li all'ombra dove fiorisce comunque in modo dignitoso.

Come ultima cosa, prima di chiudere per oggi, volevo chiedere se qualcuno di voi possedeva la Gentiana septemfida var. lagodechiana (un nome impossibile) per sapere se resiste anche nelle zone non alpine. Per ora si è espansa molto, probabilmente perchè è su un muretto a mezz'ombra dove comunque tutte le altre genziane sono sempre morte, starò a vedere. Vi saluto tutti!!

mercoledì 20 giugno 2012

Smeraldo.

Salve a tutti! Che giornata strana, piove poi subito dopo esce il sole, ora invece sembra che stia arrivando un temporale ma le previsioni hanno dato bel tempo entro sera: è proprio estate! E proprio ora fiorisce una campanula ordinata da Bakker due anni fa. Subito dopo averla sistemata in un'aiuola è cresciuta parecchio ma poi prima dell'inverno l'ho spostata in un luogo più adatto e probabilmente non ha gradito il trapianto visto che l'anno scorso non ha fiorito. Quest'anno invece la fioritura di questa Campanula glomerata 'Emerald' è avvenuta e con mia sorpresa il colore del fiore non assomiglia a nessun altra fioritura del giardino, ricorda veramente, per certi versi, il colore di alcuni smeraldi. L'unica cosa che non capisco è il perchè della scomparsa delle foglie già in luglio, all'inizio pensavo fosse il suo ciclo naturale invece, dalla colorazione che assumono prima di seccare, penso sia un fungo.
Bhè, ad ogni modo eccola qua:

Sempre nei dintorni di quella campanula c'è l'Aconitum x cammarum 'Bicolor' fiorito anche se comprato poco tempo fa.

Un'altra campanula interessante è la Campanula 'Elizabeth', alta 80 centimetri circa che produce fiori rosastri grandi 5-6 centimetri. Una particolarità di questa perenne sta nella forma simile a quella del Sigillo di Salomone che si piega facendo pendere i fiori verso terra.

Intanto fiorisce anche la piccola Kniphofia 'Little Maid' davanti ai piccoli gigli arancioni.

Un'altra perenne che fiorisce per la prima volta in giardino è l'Oenothera tetragona piantata in coppia con il Geum chiloense 'Mrs. Bradshaw' dal fiore rosso.


Anche la Rosa 'Queen Elizabeth' fiorisce abbondantemente come sempre mentre dietro di lei cerca di ritagliarsi un po' di spazio il Trifolium rubens.

Per oggi vi saluto con delle immagini dell'aiuola più estiva dove in questo periodo spiccano le Oenothere e il grande Penstemon barbatus 'Coccineus' in rosso. I Coreopsis verticillata e il Velo di Sposa sono solo a inizio fioritura.


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