sabato 24 febbraio 2024

I primi fiori

Ciao a tutti, come state? La pioggia della scorsa settimana unita al caldo anomalo di questo periodo ha cominciato a far fiorire gli arbusti più precoci, quelli tipici delle fioriture invernali come il Prunus mume.

Prunus mume

Sullo sfondo si intravede anche la Lonicera purpusii che ha un profumo talmente intenso da farsi sentire anche a diverse decine di metri di distanza.

Compaiono anche i primi bucaneve che in giardino sono di specie diverse. I più numerosi sono i woronowii che possiedono una grandezza media e una foglia verde brillante. Sembrano molto piccoli se paragonati ad un elwesii dietro di loro nell’immagine.

A loro volta, i worronowii, sembrano dei giganti se li paragoniamo ad alcuni piccoli nivalis che sbucano dietro l’erica.

Galanthus woronowii 

I galanthus ikariae sono un misto tra worronowii per la loro foglia larga verde e i nivalis per il loro fiore molto aperto. È una specie molto fiorifera che si moltiplica molto velocemente.

Galanthus ikariae

La varietà di nivalis a fiore doppio si può trovare al supermercato ma fino ad una decina di anni fa non era così comune. Quelli presenti in giardino vengono da una vecchia villa abbandonata che ne aveva migliaia disseminati ovunque. Proprio la scorsa settimana ho scoperto che la villa è stata abbattuta per far spazio ad un nuovo condominio e tutto il vecchio terreno è stato asportato. Sono felice di aver salvato una parte dei bulbi che qualcuno piantò almeno 70 anni fa.

Galanthus nivalis 'Flore Pleno'

I crocus cominceranno a fiorire tra pochi giorni ma i primi che vedo sono quelli selvatici che crescono spontanei nell’altro terreno.

Crocus tommasinianus

Tra gli iris ci godiamo i primi a fiore azzurro. Quelli di colore giallo sono inesorabilmente spariti dopo qualche anno. Ci provo sempre ma non riescono a riprodursi bene come gli altri e dopo qualche primavera scompaiono.

Iris 'Katharine Hodgkin'

Oltre ai primi bulbi si possono vedere con piacere i primi ellebori come questo a fiore fucsia che sboccia da Natale. È sicuramente il più precoce di tutti quelli presenti in giardino.

Non tolgo mai tutte le foglie agli ellebori prima della fioritura perché in alcuni casi hanno un piacevole colore giallo. Solitamente sono quelli con il fiore simile che le producono ma ho trovato da Althea Vivai delle varietà a fiore viola che contrastano molto con il color oro delle foglie.

Poco lontano il vistoso acero dalla corteccia rossa spicca in giardino dietro ad un abete. Questo è il mese dove il suo colore è al massimo della brillantezza.

Io per oggi vi lascio con la fioritura della forsizia bianca.


domenica 28 gennaio 2024

Evoluzione del giardino

Ciao a tutti, come state? Qui tutto bene anche se il giardino è ancora fermo e questo è positivo visto che in questi mesi parto al lavoro con il buio e torno con il buio. Comincerò a pulire e potare quando le giornate si allungheranno ulteriormente e sinceramente non vedo l’ora visto che dovremmo spostare ancora qualche pianta dal vecchio giardino al nuovo.

Quando abbiamo preso la casa circa tre anni fa nel giardino c’erano solo palme e vecchie piante da frutta malate. Abbiamo tagliato e pulito tutto lasciando due ortensie, una magnolia soulangeana e una serenella che stiamo pian piano ringiovanendo.

A questo punto avevamo già creato la scala che colma il dislivello all’inizio del terreno e pulito tutte le piante di troppo portando in discarica quasi 1000 chili di materiale vegetale.

Dopo la scala abbiamo cominciato a piantumare qualcosa nella piccola scarpata a fianco con piante prese dal vecchio giardino ma i lavori sono lenti e vengono svolti la sera dopo il lavoro.


Come anticipato, le piante sono state prelevate o divise dal vecchio giardino. Molte sono frutto di scambi o di regali come quelle nella foto che abbiamo ricevuto da un amico che ha dovuto smantellare velocemente il suo vecchio vivaio. In generale tutto il giardino è formato da materiali o vegetali a costo zero, riciclati o derivati da scarti di magazzino o cantiere. I soldi spesi in questi anni sono davvero pochi e sono stati usati per piante rare o trovate nelle fiere specializzate nei vasi più piccoli possibili.

Ho voluto precisare la provenienza delle piante perché spesso sui social vediamo persone che per fare i propri giardini spendono centinaia di euro a fiera o che espongono bauli traboccanti di vasi quando in realtà con pochi soldi e un po’ più di tempo si possono fare delle grandi cose.

In questo caso abbiamo continuato l’aiuola sul bordo della recinzione e abbiamo prolungato quella a sinistra. In fondo c’è l’inizio di un nuovo spazio.

L’idea è sempre stata quella di proporre molte varietà botaniche e nel farlo amo costruire dei passaggi per godere del giardino in ogni angolo. Visto lo spazio piccolo non ho mai optato per le aree aperte e visioni d’insieme anche perché il giardino è visibile dall’alto della strada nella sua completezza.

Questo era due anni fa circa. Più o meno c’è una bozza di quello che dovrebbe essere la zona delle aiuole prima dei camminamenti in pietra. Con l’arrivo delle lastre in quarzarenite abbiamo inserito un vialetto che dalla scala costeggia l’aiuola con i blocchi di sasso e abbiamo inserito un’aiuola tondeggiante che completa la zona. In mezzo c’è una bella magnolia Daphne che per ora non sbuca ancora dalla selva di perenni.

Le lastre sono uno scarto di alcuni lavori fatti in azienda e hanno il pregio di restare molto pulite malgrado l’ombra o l’umidità. Inoltre tra le fughe germogliano moltissime piante da seme che solitamente non nascono in mezzo al granito o altre pietre. Non so come possa succedere ma è una cosa che ho sempre notato anche nel vecchio giardino: alcune piante mai disseminate hanno cominciato a farlo solo nelle fughe di questi vialetti dopo aver posato le pietre. Queste sono state posate anche andando verso l’aiuola a ferro di cavallo che non frattempo è stata allargata.

Altri cambiamenti sono avvenuti e molti verranno fatti questa primavera quando la parte di orto verrà tolta. Per ora vi saluto e vi auguro una buona fine dell’inverno.


sabato 6 gennaio 2024

Piante in prova

Ciao a tutti, come state? Vi auguro un buon anno nuovo visto che l’ultimo post risale a ottobre. Gli affezionati del blog sanno già che ultimamente scrivo poco ma gli impegni sono sempre molti e spesso la parte pratica del lavoro prende anche il tempo di quella teorica dove si scrive, racconta e ci si confronta. Per il giardino è stato un anno travagliato a partire dalla doppia grandinata di giugno dove la frutta è stata completamente compromessa. A metà estate, nell’altro terreno, un’alluvione ha gonfiato così tanto il ruscello che abbiamo dovuto passare giorni a spostare fango e pietre.

Negli ultimi anni il caldo non ha aiutato alcune piante come i castagni variegati o alcuni pini con aghi gialli o con sfumature chiare. Credo che molte varietà variegate sopportino molto meno lo stress da caldo così abbiamo cominciato qualche anno fa ad utilizzare succulente o alberi da clima più caldo e secco come ad esempio la Melia.

Le agavi vengono molto bene, crescono in fretta e ne stiamo mettendo un po’ ovunque così come alcune aloe più rustiche. Da due anni circa non vengono protette malgrado l’inverno e sembrano trovarsi bene.


Le succulente come i cactus sono le uniche piante che vengono coperte da un telo per impedire che vengano bagnate dalla pioggia o dalla neve.

Tra le varie aiuole, la più colorata risulta così nel mese di maggio.

Sono un amante delle conifere ma siccome le variegate le evito pianto ancora qualcosa quando riesco come questo abete dall’ago azzurro.

Abies procera 'Glauca'

La scorsa estate abbiamo provato a piantare una piccolissima palma delle Canarie. Prima dell’autunno ha prodotto delle belle foglie nuove e spero passi bene l’inverno. Solitamente quando attecchiscono diventano molto robuste e riescono a resistere al gelo.

Phoenix canariensis

Malgrado siamo nelle prealpi a quasi 800 metri sul livello del mare continuano a produrre boccioli anche le passiflore. Quelle da clima caldo vivono bene e anche in piena estate non mostrano nessuna sofferenza.

Nella zona più umida, sotto alle metasequoie, abbiamo piantato diverse sarracenie che ci hanno regalato ma in primavera le vedremo bene.

Un centinaio di metri sotto il terreno più soleggiato ci sono alcune sequoie. Il problema di quelle giganti è che seccano pian piano i rami principali o le punte. Non si sa bene cosa succeda a questi alberi ma hanno più o meno lo stesso problema in tutto il mondo.

La varietà a foglia azzurra è molto più soddisfacente, cresce più velocemente, non si ammala e il suo colore spicca da lontano, soprattutto quando è illuminata dal sole.

Io per ora vi lascio, vi auguro ancora buon anno e una buona continuazione.


mercoledì 11 ottobre 2023

Un caldo autunno

Ciao a tutti, come state? Come quasi ovunque nel mondo, anche qui le temperature sono molto alte e in questi giorni, in giardino a quasi 700 metri, abbiamo 26 gradi di giorno. Le piante che stavano virando verso la stagione fredda a fine settembre sembrano ora essere rinvigorite e verdi come in piena estate. In giardino è la medesima cosa e molte perenni che sembravano voler andare in riposo sono in piena fioritura come i verbascum o le Echinacea 'Pretty Parasols' che si vedono davanti ad una delle mie rose preferite.

Uno dei vialetti in pietra ora è circondato dai settembrini in pieno fiore. Solitamente il colore dominante era sui toni del blu ma lo scorso anno si sono disseminate molte piante a fioritura rosa con tonalità e forme diverse. I due esemplari in primo piano sono nati questa primavera e malgrado si noti poco sono di tipi diversi di rosa chiaro.

Una delle varietà che preferisco è questa a fiore bianco che cresce circa venti centimetri. Solitamente gli astri molto grossi e ingombranti come gli ericoides li taglio in estate per tenerli più compatti ma questo non ne ha bisogno grazia alla sua crescita lenta e amalgamata.

Aster novi-belgii 'Schneekissen'

Tra le varietà che preferisco di quelle nate da seme c’è questa che produce dei bei fiori rosa, un po’ stropicciati e di piccole dimensioni. Ricordano leggermente quelli dell’ericoides ma dire se abbia una parte della sua genetica è difficile. Mi piace anche il colore del centro del fiore che cambia moltissimo con il passare dei giorni, da un giallo chiaro ad un arancio davvero scuro.

Una bella sorpresa di questo periodo è stata questa perenne sempreverde. Produce delle foglie che ricordano molto alcuni carex e proprio come i carex si allarga lentamente. Non ricordavo di averla piantata e tutt’ora non ricordo chi me l’abbia data ma l’altro giorno ho notato il suo primo fiore, alto circa dieci centimetri ma molto profumato.

Reineckea carnea

Da parte alla scala che scende in giardino sono fioriti settembrini, alcune varietà di sedum e in mezzo a loro un’alstroemeria dal color rosso che spicca anche troppo nella posizione in cui si trova. A volte amo inserire piante dai colori che staccano completamente dal contesto di alcune parti del giardino.

L’autunno è anche il periodo delle fuchsie, soprattutto della Ardenza che fiorisce proprio in questo periodo. È una varietà molto vigorosa che qui riparte dal piede ogni primavera per via del freddo invernale ma dove trova protezione o nei climi più miti può crescere per diversi metri.

Fuchsia 'Ardenza'

In un’altra zona è ben visibile una varietà interessante per la sua vigoria che è maggiore rispetto alle magellaniche così come i suoi fiori che sono davvero più grandi. In questo caso è in coppia con un Chasmanthium variegato che produce una spiga bianca.

Io per oggi vi saluto e vi auguro un buon ottobre che dalla prossima settimana diventerà più fresco.

Tricyrtis 'Empress'

Chrysanthemum 'Clara Curtis'


lunedì 7 agosto 2023

Un’estate senza innaffiare

Ciao a tutti, come state? Qui l’estate è l’opposto dello scorso anno: malgrado qualche giorno di canicola il resto è stato fresco e le piogge, seppur violente, sono regolari e abbondanti. Il giardino ne giova, soprattutto le perenni da clima fresco presenti nelle diverse aiuole. A prima vista spiccano però le grandi fioriture estive come i flox a pannocchia.


Le aiuole principali sono quasi in piena fioritura e a fine agosto verranno sfoltite per fare spazio alle perenni più autunnali.


Le piante sono quasi tutte semine o sono state divise dal vecchio giardino così come l’alstroemeria arancione che in origine era composta solo due piccole radici carnose divise dalla pianta madre. In due anni è quasi adulta e sembra non soffrire per nulla l’inverno gelido del nuovo giardino.


Una fioritura di tarda primavera non vista nello scorso post è quella che attira di più l’attenzione quando si passa vicino al cancello ed è composta da decine di spighe alte più di un metro che portano centinaia di campanelle blu.

Adenophora pereskiifolia

Ogni anno piantiamo anche qualche dahlia che vedremo meglio a fine estate.

Tra le piante che preferisco in estate ci sono i flox a pannocchia che variano dai colori vicini al rosa, al rosso fino al blu e al bianco. Nel giardino sono presenti decine di varietà che in questo periodo profumano l’aria.

Phlox 'Blue Paradise'

La maggior parte delle piante nasce da seme e questo favorisce una facile ibridazione con colori sempre diversi tra di loro.

Nel nuovo giardino, da due anni, fiorisce una spiga arancione che non ero mai riuscito a coltivare altrove. So che questi eremurus sono facili da trovare e da far sviluppare ma per me sono sempre stati dei tabù, forse per colpa della densità di piante che spesso le inglobavano in una massa vegetale piuttosto importante. Dietro di lui un giglio della varietà Landini mostra i suoi colori quasi neri.

Eremurus stenophyllus

Molte sono le echinacee in giardino ma tra le mie preferite ci sono sempre le arancioni che purtroppo sono difficili da far moltiplicare in giardino come fanno le Magnus a fiore rosa.

Echinacea 'Sombrero'

Io per oggi vi saluto con uno degli iris particolari del giardino.

Iris ensata 'Harlequinesque'

domenica 18 giugno 2023

L’inizio dell’estate

Ciao a tutti, come state? Qui la primavera è stata molto bagnata con piogge regolari praticamente tutte le sere e per la prima volta in due anni non abbiamo mai dovuto bagnare, nemmeno le nuove piantagioni. In questo periodo dominano le digitali che nell’arco di questi tre anni si sono disseminate un po’ ovunque.

Digitalis 'Excelsior'

Derivano quasi tutte dagli ibridi Excelsior seminate una ventina di anni fa nel vecchio giardino. I colori ora variano dal bianco al porpora passando per tutte le tonalità di rosa. Vicino alla scala si sono insediate nell’aiuola che in quel periodo dell’anno è prevalentemente sui toni del giallo e blu.


Le digitali non sono mai troppe e rendono il giardino molto slanciato dando verticalità alle aiuole in cui gli arbusti sono ancora piccoli. In molti casi sono accoppiate con le aquilegie.

Le aquilegie, come le digitali, si disseminano dove vogliono, soprattutto le alpine blu. Il pregio che hanno sta nell’ibridazione spontanea dalla quale nascono sempre fiori di colore e forma diversa.


Nelle poche zone ombreggiate ci sono diversi tipi di sigilli di Salomone tra i quali questo di piccole dimensioni che produce dei vistosi fiori color lilla.

Polygonatum graminifolium

Tornando alle digitali possiamo vedere quella che sicuramente è la mia preferita per via del suo fiore arancione e il suo nome che la rende misteriosa e oscura.

Digitalis obscura

A poca distanza si trovano delle altre digitali, più alte ma con delle spighe molto fini che portano dei fiorellini giallo chiaro.

Digitalis lutea

Nel nuovo giardino c’è solo una rosa trovata in un vivaio nelle vicinanze. Non sono un amante delle rose a tanti petali perciò questa mi ha colpito immediatamente per i suoi fiori semplici e molto grandi.

Rosa 'Astronomia'

Dietro di lei svettano delle grandi perenni messe a dimora un paio di anni fa.

Tanacetum coccineum 'Robinson's Red'

L’aiuola è un anello circolare e più a destra vediamo una bella Gillenia con il suo classico tutore. Sicuramente c’è chi riesce a coltivarla in maniera perfettamente eretta senza un sostegno ma qui è impossibile per via dei forti temporali che di solito la stendono a terra.

Gillenia trifoliata

Poco più in la svetta uno dei due phlomis, quello rosa che quando attecchisce diventa praticamente immortale.

Phlomis tuberosa

Io per oggi vi lascio ma vi auguro una buona estate.


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