Ciao a tutti come state? È finita questa settimana gelida e stando alla meteo dovrebbe arrivare l'aria africana da sud. Personalmente non sono molto contento, malgrado al lavoro sia piacevole un clima mite siamo a corto di acqua proprio come lo scorso anno. Il giardino delle perenni è ancora fermo, secco nella parte soleggiata e ghiacciato nella parte all'ombra. Come nello scorso post voglio mostrarvi un bellissimo vivaio che si trova a mezz'ora da casa mia, famoso in Europa per la produzione di magnolie. camelie e glicini.
Proprio davanti al parcheggio, a pochi metri dalla macchina, si possono già vedere bellissime fioriture di Edgeworthia e Daphne odora, tutte e due molto profumate.
Del vivaio vero e proprio non ho le immagini perché abbiamo passato molto più tempo nel parco botanico di oltre 17000 metri quadri.
Dal parcheggio si procede verso i sentieri che costeggiano tutto il lato della montagna dove è situato il parco. La vista spesso si apre sul Lago Maggiore.
Alla fine di marzo si possono ammirare molte fioriture diverse.
Dopo qualche minuto di sentiero possiamo ammirare il paesaggio sulla prima parte di parco dove spiccano le magnolie più grandi.
Il sottobosco è composto in prevalenza da camelie e tra queste ce ne sono alcune bellissime come la Camellia japonica 'Kujaku Tsubaki', una varietà quasi piangente con questo particolare fiore.
Altra varietà interessante è questa sconosciuta con i rami quasi contorti.
Ci sono cosi tante varietà lungo i sentieri che è proprio impossibile fotografarle tutte.
Dopo circa mezz'ora si arriva sull'altro lato della montagna dove si ammirano molte altre magnolie in piena fioritura.
Tra le piante fiorite ci sono anche conifere molto interessanti come questo Pinus strobus 'Torulosa' che possiede aghi tutti contorti.
Procedendo si è sempre in compagnia di camelie dai fiori spettacolari molto somiglianti a quelli di alcune rose.
Completando il giro si vedono ancora gli spettacolari boschi di magnolie.
Tra le camelie a fiore più grande c'è questa Camellia reticulata che possiede foglie lunghe fino a 15 centimetri.
Tra le sconosciute c'è questa Camellia japonica dal fiore molto elegante.
In questo parco lo spettacolo di fioriture non ha mai fine.
Il panorama circostante rende le magnolie ancora più interessanti.
Notevoli sono le varietà bianco puro.
Quando si pensa di aver visto tutto sbucano fuori varietà mai viste come questa grande magnolia colonnare a fiori porpora giganteschi.
Un ultimo sguardo al lago prima di ripartire dopo una scorpacciata di bellissime fioriture.
Io per oggi vi lascio ma consiglio a tutti di visitare sia il parco, sia il fornitissimo vivaio dove si possono trovare varietà davvero particolari. Vi lascio il link al loro sito e vi auguro una buona settimana.
domenica 24 gennaio 2016
domenica 17 gennaio 2016
In giro per vivai
Ciao a tutti! Come state? Qui è arrivato il vero freddo invernale e il giardino non offre molto da vedere così ho pensato di mostrarvi uno dei vivai più belli visti quest'anno.
Andando a molte fiere nel nord Italia ho conosciuto parecchi vivaisti che offrono moltissime piante di ogni genere, soprattutto perenni. Anche se sembra un controsenso mi sono sempre interessato poco ai nostri vivai svizzeri soprattutto per via delle distanze che sono veramente impegnative da affrontare in un solo giorno. Per colmare questa poca conoscenza, nel mese di giugno, prima di andare a trovare l'amico Simone a Zurigo, ho cercato per curiosità dei vivai in quelle zone e sono rimasto scioccato quando ne ho scoperto uno grande proprio a lato dell'autostrada che dovevo percorrere. Non capisco proprio come abbia fatto a non vederlo in tutti questi anni visto che passo spesso da li.
All'arrivo vediamo subito che la superficie occupata dal vivaio è davvero enorme e con sorpresa scopriamo anche il loro giardino botanico con collezioni di conifere e rododendri pressoché infinite.
Il tutto è condito da angoli con perenni e roseti.
In settimana, dal giardino botanico è possibile accedere al vivaio direttamente ma prima ci facciamo ancora stupire da questo roseto circondato da bellissime conifere.
Ci abbiamo messo quasi un ora e mezzo per percorrere tutto il giardino ed ero già soddisfatto così! Pensavamo che se il vivaio non fosse stato all'altezza del parco non ce la saremmo presa così tanto ma per fortuna ci sbagliavamo! Il vivaio era impressionante sia nella parte esterna con alberi e arbusti ma ancora di più in quella interna con le perenni!
È il paradiso degli amanti delle perenni visto che si può trovare di tutto e di più. Le piante poi sono coltivate benissimo e presentate ancor meglio.
Ad un certo punto cercavamo dei Geranium perché tra le altre perenni non riuscivamo a trovarli ma poi abbiamo scoperto il perché: per loro c'era addirittura un interno scomparto. Effettivamente sono piante molto usate e conosciute nella Svizzera interna.
Prima di scegliere gli acquisti abbiamo deciso di visitare anche la parte posteriore del vivaio e la strada per arrivarci era contornata da splendide bordure fiorite.
A questo punto pensavamo davvero di aver finito la visita e sinceramente eravamo più che soddisfatti. Senza dubbio uno dei più bei vivai che abbia visto. Dopo aver percorso la strada siamo rimasti nuovamente a bocca aperta perché siamo sbucati nella parte più spettacolare, quella delle perenni all'esterno!
Io per ora vi saluto e vi consiglio veramente di fare una visita al vivaio (vi lascio il link alla fine). Sicuramente io ci tornerò ancora, probabilmente tra aprile e maggio quando i migliaia di rododendri saranno fioriti. Un augurio di buona settimana a tutti!
Vi lascio anche il video ufficiale della panoramica aerea del vivaio e del parco.
Andando a molte fiere nel nord Italia ho conosciuto parecchi vivaisti che offrono moltissime piante di ogni genere, soprattutto perenni. Anche se sembra un controsenso mi sono sempre interessato poco ai nostri vivai svizzeri soprattutto per via delle distanze che sono veramente impegnative da affrontare in un solo giorno. Per colmare questa poca conoscenza, nel mese di giugno, prima di andare a trovare l'amico Simone a Zurigo, ho cercato per curiosità dei vivai in quelle zone e sono rimasto scioccato quando ne ho scoperto uno grande proprio a lato dell'autostrada che dovevo percorrere. Non capisco proprio come abbia fatto a non vederlo in tutti questi anni visto che passo spesso da li.
All'arrivo vediamo subito che la superficie occupata dal vivaio è davvero enorme e con sorpresa scopriamo anche il loro giardino botanico con collezioni di conifere e rododendri pressoché infinite.
Il tutto è condito da angoli con perenni e roseti.
Uno dei sentieri del giardino botanico. |
Un angolo con Rodgersia in una bordura. |
Uno dei roseti all'interno del giardino botanico. |
La serra delle perenni. |
Kniphofia e conifere fanno da cornice ai pianali con i vasi. |
Le piante sono divise per tipo di terreno ed esposizione. |
Come resistere a tutta questa scelta? |
Un bancone pieno di Digitalis |
La parte con i Geranium da sole. |
Le bordure nelle strade interne al vivaio. |
Cassette di perenni per centinaia di metri quadri. |
Difficilmente si possono vedere dei panorami così. |
Vi lascio anche il video ufficiale della panoramica aerea del vivaio e del parco.
domenica 10 gennaio 2016
Ciclamini per la prima volta
Ciao a tutti, come state? Finalmente piove in maniera adeguata e lo dico anche se al lavoro mi bagnerò spesso! In previsione di un'altra possibile estate siccitosa è meglio mettere da parte un po' di riserve idriche sulle montagne sotto forma di neve. Il 2015 è stato l'anno più caldo e più secco qui nella regione ma ce la siamo cavata solo perché il 2014 è stato il più piovoso negli ultimi 50 anni. Ho come l'idea che non potremmo sopportare due anni di fila con tutti quei mesi senza pioggia.
In giardino i vegetali ringraziano e sono convinto che queste precipitazioni stiano ancora sciogliendo il concime apportato questa estate. Il lato positivo è che posso finalmente smettere di bagnare le piante nei vasi come queste camelie prese alla mostra nazionale della camelia invernale a Verbania, in Italia.
La seconda camelia ha un portamento più compatto e ridotto. Dovrebbe fiorire in bianco questa primavera.
L'anno scorso ho piantato per la prima volta alcune specie di ciclamini ma non ero così convinto, pensavo fossero piante piuttosto complicate ma invece devo ricredermi, i primi coum stanno mostrando i primi fiori.
A pochi metri di distanza sbucano i primi bucaneve e solo ora mi accorgo che nella foto ne spicca uno giallo. Chissà per quale motivo ha voluto prendere questa strana colorazione!
Una colorazione particolare la prende anche questo evonimo che in inverno tinge di rosa la sua variegatura solitamente bianca.
Cominciano a vedersi anche le grosse gemme degli ellebori orientali. Questa è una varietà gialla che ha subito un po' il caldo ma tutto sommato sembra volerci mostrare una bella fioritura.
Per oggi vi lascio e vi auguro una buona settimana! Uno sguardo al Loropetalum che quest'anno è impegnato nella sua fioritura dal mese di aprile.
In giardino i vegetali ringraziano e sono convinto che queste precipitazioni stiano ancora sciogliendo il concime apportato questa estate. Il lato positivo è che posso finalmente smettere di bagnare le piante nei vasi come queste camelie prese alla mostra nazionale della camelia invernale a Verbania, in Italia.
Camellia sasanqua 'Yuletide' |
Camellia cuspidata |
Cyclamen coum 'Album' |
Cyclamen coum |
Galanthus nivalis |
Euonymus fortunei 'Harlequin' |
Helleborus - yellow |
Loropetalum chinense 'Black Pearl' |
lunedì 4 gennaio 2016
Piantagioni nell'altro terreno
Ciao a tutti e buon anno! Passate buone feste? Qui ho trascorso un periodo tranquillo, nessuna cena esagerata e un pranzo di Natale piuttosto leggero! Il clima è stato caldo fino a qualche giorno fa quando è arrivata la prima neve di quest'anno dopo circa 70 giorni di siccità assoluta. Possiamo tirare il fiato in tutti i sensi: l'aria è più pulita e le nuove piantagioni riescono finalmente a ricevere l'acqua di cui avevano bisogno, soprattutto nell'altro terreno. Vi ricordate l'idea di piantumare uno dei recinti con piante particolari? Quest'anno ho messo a dimora circa una ventina di alberi ancora molto piccoli per via del peso di trasporto; non potendo arrivare al terreno con l'auto devo portare tutto a mano dal sentiero.
L'autunno molto caldo e l'inverno in ritardo hanno favorito i fiori di San Giuseppe ma questo non significa che l'annata eccezionale abbia modificato il ritmo delle piante. Alcune specie sono note per la loro sporadica fioritura invernale come questa potentilla che fiorisce spesso quasi tutto l'anno.
È incredibile la sua somiglianza con la fragolina di bosco!
Bergenia |
Potentilla micrantha |
Comincia a fiorire anche il viburno invernale anche se, a dire il vero, è cresciuto solo 10 centimetri dall'anno scorso.
Viburnum x bodnantense |
Coltivare nell'altro terreno non è facile infatti un paio di mesi fa un piccolo cinghiale è riuscito ad entrare nel recinto sollevando la rete da terra. Solitamente è un animale che scava nel prato in cerca di radici o bulbi ma questa volta ha deciso di strappare lo Pterostyrax e la Stewartia che poi sono seccate li nei dintorni. Mi scoccia perché sono state tra le prime piante messe a dimora in primavera e che ho dovuto bagnare per tutta l'estate. Un sacco di fatica per niente quindi ma visto che conosco la durezza della natura ho sistemato la rete e ho piantato gli alberi che erano rimasti in vaso nel giardino delle perenni.
Cedrus libani 'Fastigiata' |
Non amo particolarmente i cedri ma questo mi aveva incuriosito da subito. Invece di una forma espansa e ingombrante cresce più compatto e ordinato, un po' come un abete.
Un'altra conifera interessante è questo pino di crescita veloce che produce un tronco molto decorativo che si sfoglia.
Pinus bungeana |
https://groundsforsculpture.wordpress.com |
La Cryptomeria messa a dimora in febbraio non è cresciuta ma è sopravvissuta alla siccità estiva quindi non mi lamento troppo. In questo periodo si è accesa del suo bel color porpora.
Cryptomeria japonica 'Elegans' |
Io per oggi vi saluto e vi auguro una buona settimana. Vi lascio con dei pini marittimi dei quali avevo raccolto i semi da piccolo a Desenzano. Ora, dopo quasi 16 anni e molti morsi di cervo, si presentano così spelacchiati.
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