Ciao a tutti come state? Comincio augurando a tutti buon
anno, a voi e alle vostre piante. Qui fortunatamente, malgrado le temperature
miti, le perenni sono ancora tutte ferme e anche nell’altro terreno solo i
noccioli cominciano ad andare in fioritura. Lassù negli ultimi anni sono stati
piantati molti alberi e arbusti e ultimamente iniziano a dare delle
soddisfazioni in quanto a grandezza e ritmo di crescita.
Molte piante sono state messe a dimora quando erano alte
solamente venti o trenta centimetri come queste.
Dopo quattro anni alcune specie sono cresciute molto mentre
le stuartie sono seccate per via del caldo già la prima estate. A foglia chiara
sullo fondo si può vedere la bella Cladrastis lutea della quale aspetto i primi
fiori. Ogni autunno tende a colorarsi di giallo.
Nel terrazzamento sottostante erano state piantate altre
piccolissime piante.
In primo piano si può vedere il minuscolo carpino pendulo.
A seguire un Pterostyrax che la settimana dopo la foto è stato massacrato dai
cinghiali. Dietro di lui, il piccolo Chionanthus sporge per pochi centimetri
dal prato mentre l’esile stelo che si vede sullo sfondo è di una Hovenia dulcis
messa a dimora nello stesso periodo.
Ora il carpino è di dimensioni notevoli e ha cominciato a
produrre i primi semi.
Tra le più lente di tutte c’è il Chionanthus virginicus che
dopo cinque anni ha raggiunto l’altezza di un metro e venti. Spero vivamente di
poter vedere dei fiori la prossima primavera anche perché a molte fiere
vivaistiche li ho visti sbocciare anche su esemplari di questa grandezza.
Di crescita estremamente veloce c’è l’Hovenia dulcis che in
pochi anni ha oltrepassato i 4 metri d’altezza. Mi chiedo quando comincerà a
fiorire e soprattutto a fruttificare. Impressionante è l’apparato radicale. Se
spesso le piante ballano leggermente nel terreno questa no. Credo che malgrado
la dimensione non esagerata sia impossibile zollarla e trapiantarla.
Nelle vicinanze una delle betulle era quasi invisibile.
Si tratta di Betula alleghaniensis che possiede una foglia
simile al carpino ma color oro in autunno ed infatti è comunemente chiamata
betulla gialla. La crescita è impressionante ed ora il ritmo è uguale a quello
della Cryptomeria al suo fianco. Adesso che l’altezza si aggira intorno ai
quattro metri credo che la sposterò nella scarpata dietro casa proteggendo il
tronco dai morsi delle capre.
Tra i futuri giganti c’è la sequoia più veloce di tutte con
la sua crescita che supera il metro all’anno! Sei anni fa era una nanerottola,
appena ingabbiata per proteggerla dagli erbivori selvatici.
Ora tocca i cinque metri e la si vede anche da casa.
Più piccola ancora era la Metasequoia che con un po’ di
attenzione si può riprodurre per talea.
Posta in ambiente umido la crescita è incredibilmente veloce e dopo poco tempo è possibile avere un bel alberello.
Nel frattempo c’è spazio anche per nuovi arrivi, minuscoli
nuovi arrivi che devono sbrigarsi a crescere per evitare che la natura li danneggi.
Piante sotto ai due metri d’altezza sono sempre a rischio di erbivori affamati,
vento forte o piccoli smottamenti.
Io per oggi vi saluto e vi auguro un buon inverno! Sempre
che possa ancora chiamarsi così visto il freddo inesistente!