Capita spesso, durante gite, vacanze o viaggi casuali di trovare dei negozi o vivai nei quali siamo attirati quasi spontaneamente e in alcuni casi ci imbattiamo in una o due piante che ci attirano così tanto da portarci al loro acquisto. Solitamente sono piante delle quali abbiamo sentito parlare, che abbiamo visto in un libro, su una rivista o , come capita sempre più spesso, su un blog. Essendo in molti casi delle piante rare o poco comuni tendiamo sempre a trattarle in modo particolare facendo attenzione all'esposizione del luogo d'impianto, alle annaffiature e alla protezione invernale; tutto questo per evitare di perderle. Si sa però che la natura a volte è crudele e anche con mille accorgimenti queste piante gelano in inverno, seccano d'estate o semplicemente, non trovandosi bene nella zona a loro designata, muoiono. Penso che a tutti è toccato il dispiacere di strappare la radice morta di un arbusto o di una perenne che ci era stata regalata dal signor X, che avevamo comprato nel vivaio Y o che avevamo acquistato alla fiera di Z.
Per evitare tutto questo ci sono diversi modi di agire. Il sistema più semplice è quello di comperare sempre due piante uguali da piantare in due zone diverse del giardino; per una questione di probabilità una sopravvive quasi sempre, ovviamente piantate con la giusta esposizione. Il problema è che alcune specie costano parecchio e non sempre si ha la voglia di spendere il doppio dei soldi per poi ritrovarsi con un solo esemplare in giardino.
Un'altro sistema è quello di ricordarsi la provenienza delle piante più a rischio ma dove si trova la voglia di tornare in un vivaio distante due ore di macchina per riacquistare una perenne che è morta di freddo?
Per arrivare al dunque: la pratica più efficace per garantirsi la continuità di una specie è la sua moltiplicazione. Personalmente uso questo sistema da anni e ha sempre funzionato alla perfezione. Un esempio tipico è la riproduzione per talea che funziona per molte perenni tra le quali le salvie mediterranee. Queste ultime sono piante bellissime ma che soffrono molto il freddo a dipendenza della varietà.
Per fare un esempio mostrerò la riproduzione della Salvia 'California Sunset' vista nel post precedente che nel frattempo ha sbocciato i primi fiori dal bellissimo color arancio. Sarà di sicuro una delle fioriture più belle di quest'anno.
Prima di tagliuzzare la pianta madre prepariamo dei vasetti con terriccio morbido mischiato a sabbia (nel mio caso ho usato solo del terriccio perché avevo finito la sabbia). Dopo averli riempiti li innaffiamo in modo che siano fradici.
Una volta preparati i vasetti possiamo tagliare dei rametti lunghi circa 10 centimetri dalla pianta madre da usare come talee. È importante eliminare parte delle foglie più grandi in modo da ridurre drasticamente l'evapotraspirazione, questo impedirà al piccolo rametto di seccare e faciliterà il radicamento. Ecco l'esempio a sinistra.
Bisogna tenere sulla parte inferiore del rametto un internodo, ovvero quel punto dal quale partivano delle foglie. Questo è importante perché spesso le radici cominciano a crescere proprio da li. Dopo aver preparato le talee in questo modo possiamo inserirle per 4-5 centimetri o più nel terriccio bagnato in precedenza. Nel mio caso mi sono servito anche di una polvere comprata anni fa che aiuta il radicamento. Sinceramente non so se è un prodotto ancora commercializzato ma probabilmente esistono polveri simili (un flacone da 50 grammi dura anni). Se non possedete questo prodotto non preoccupatevi, tutto il procedimento funziona anche senza.
A questo punto la moltiplicazione è fatta. Ora l'importante è tenere all'ombra le talee e mantenere sempre umido il terriccio. Nel caso delle salvie mediterranee dopo tre settimane riusciremo a vedere già le radici e nel tempo di tre mesi avremo già una pianta sviluppata pronta a fiorire in estate.
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Radice a circa 50 giorni dalla riproduzione |
Per ora chiudo il post sulle moltiplicazioni ma in futuro ce ne saranno altri. Nel frattempo vi lascio con il giglio martagone, un bulbo alpino che forse, dopo 4 anni, riuscirò a veder fiorito.