Ciao a tutti come state? Dopo questo inverno inesistente il
giardino si sta svegliando ma purtroppo non ho ancora avuto il tempo di pulire
le aiuole dalla pacciamatura. Spero di poterlo fare queste sere di ritorno dal
lavoro! Nell’altro terreno abbiamo già visto che molte piante stanno crescendo
alla grande mentre alcune hanno addirittura esagerato.
Nel terreno recintato ci sono molte essenze che stanno
crescendo al riparo dagli erbivori selvatici. Le più veloci a svilupparsi
vengono poi zollate e ricollocate in altre zone del prato quando la loro
altezza è abbastanza da renderle immuni ai morsi dei cervi e delle capre. Lo
spostamento sarebbe dovuto avvenire lo scorso anno visto che l’esuberanza di
questa betulla l’ha portata velocemente sui tre metri d’altezza. Il colore
autunnale ne fa risaltare ogni autunno la grandezza.
Dalla fotografia è passato un altro anno ma qualche
settimana fa mi sono deciso a trapiantarla. Ci è voluta quasi un’ora ma con
piccone e vanga la zolla è uscita dalla terra con moltissime radici. Per
esperienza posso dire che le betulle sopportano molto bene i trapianti
soprattutto quando vengono messe a dimora in zone umide.
Se si parla di zone umide non c’è nulla di meglio dello
spazio di prato sotto la vecchia cisterna dell’acqua dove tutto l’anno il
terreno resta bagnato per via delle sorgenti. Dopo una leggera potatura e dopo
aver protetto il tronco con la rete di ferro a maglia fine la betulla può
finalmente prosperare a suo piacimento.
Con la luce il suo tronco color bronzo brilla ma con
l’invecchiare diventerà più simile a quello delle betulle comuni.
Mentre il sole sorge dalla montagna illumina anche qualche
sequoia. Non vedo l’ora di poterle lasciare libere e senza gabbia!
Io per oggi vi lascio con i crochi che spuntano sempre
sotto ai meli. Un buon fine settimana a tutti voi.