Ciao a tutti come state? Io sono cotto a causa dell’aria
calda di questi giorni, domani andrò in giardino a vedere come se la sono
cavata le piante ma sono sicuro che abbiano retto bene.
Negli ultimi anni non sono rare queste incursioni di aria
tropicale e anche se molti non sono sicuri che il riscaldamento globale ne sia
il responsabile spero almeno che a queste persone venga qualche dubbio in
merito. Su facebook si parla molto di questo argomento ma spesso l’ignoranza
che spicca dai commenti di molte persone mi tiene alla larga da tutti quei
post. Una sera per caso mi sono imbattuto nel profilo di un amico che ha
condiviso un messaggio riguardante la famosa giovane Greta. I commenti
sottostanti erano centinaia e molti di persone che probabilmente non avevano
mai letto o studiato nulla sul clima e sulla natura. Personalmente non do mai
opinioni sulla paladina dei verdi ma ho provato a far notare che invece di
idolatrarla dando la colpa di tutti i cambiamenti climatici ai politici e agli
stati possiamo fare qualcosa tutti nel nostro piccolo. Le risposte sono state
svariate ma la maggior parte insistevano sul fatto che Greta è mitica, che deve
convincere a cambiare la mentalità del mondo politico o i titolari delle grandi
aziende. Quando ho fatto notare di nuovo che se ognuno di noi facesse qualcosa
come piantare un albero o offrire più verde possibile ai nostri spazi e che per
rendere minore il nostro impatto di vita dovremmo cercare di compensare i
nostri consumi sono stato massacrato di insulti, soprattutto quando ho
insinuato che pure la buona Greta dovrebbe dare questo esempio. Mi hanno dato
dello stronzo, del montanaro, del contadino e chi più ne ha più ne metta, a
conferma del fatto che quasi tutto quello che ruota intorno ai cambiamenti
climatici su facebook o internet in generale è tutta una pagliacciata ipocrita
che non porterà a nulla di buono, men che meno ad un cambiamento. La mia
speranza è che qualcuno con l’influenza di Greta possa far capire alla gente
come cambiare qualcosa partendo dai nostri piccoli giardini o terrazzi in modo
da dare una possibilità agli insetti, agli uccelli e a tutta questa vitale
biodiversità di tornare a esistere. Stare a polemizzare sull’economia e sulla
politica insultando chi tenta di far capire che per cambiare le cose bisogna
sporcarsi le mani e fare fatica crea solo confusione e non porta nessun
miglioramento alla nostra situazione attuale.
Ora che probabilmente perderò quei pochi seguaci che ho,
posso passare al giardino che questo primo semestre è stato rigoglioso e vivace
e soprattutto non ha mai richiesto irrigazione manuale. Il principe delle
aiuole in queste settimane è il giglio martagone che come ogni anno esplode
nella zona del faggio pendulo.
Lilium martagon |
Per ora i fiori sono rimasti belli, complici del fresco ma quando
questo post sarà pubblicato rimarranno solo dei piccoli residui bruciacchiati.
Sullo sfondo si possono vedere gli aconiti bianchi che
quest’anno sono sbocciati alla perfezione.
Aconitum napellus 'Album' |
L’aconito giallo è precoce come quello bianco ma più fine nel portamento
e nella fioritura. Sicuramente spicca di più anche se è nell’aiuola più satura
di piante.
Aconitum lycoctonum subsp. vulparia |
Personalmente amo molto le perenni a fioritura gialla come questo
Thalictrum preso a Masino dai Leonelli. È l’unica perenne di questo genere che
non si è piegata con i temporali dello scorso mese.
Thalictrum flavum |
In generale tutta l’aiuola contro il muro sta mostrando
molti colori grazie anche alla bella nepeta blu che da buona egoista catalizza
su di sé tutti gli sguardi.
Nepeta subsessilis in blu |
Lo spazio sotto il ciliegio non è da meno malgrado le sue
componenti daranno il meglio a fine estate e in autunno.
I martagoni rosa visti all’inizio non sono gli unici del
giardino. Questi a fiore rosso rimangono però bassi e non so il perché mentre
quelli gialli sono purtroppo spariti.
Lilium martagon 'Claude Shride' |
Poco distante ha cominciato a fiorire di bianco la
gillenia. Quest’anno ho cominciato a legarla al tutore fin dalla primavera ed
ora è bella eretta e ha tutte le foglie ordinate. Senza tutore sarebbe sempre
sdraiata a terra per via del vento e delle piogge. Fa parte di quelle perenni
sempre interessanti: in primavera per le foglie seghettate poi per la fioritura
bianca molto vistosa ma non volgare ed infine per il suo forte colore autunnale
che tende all’arancio e al rosso. Mi sono anche accorto che l’ho sempre
definita trifoliata sbagliando. La specie giusta è invece stipulata; mi scuso
per l’errore.
Gillenia stipulata |
Io per oggi vi lascio con qualche fioritura di questo
periodo.
Tradescantia andersoniana |