domenica 11 dicembre 2011

C'era un'annuale... ci sarà ancora?

In primavera mi hanno dato una piccola piantina di Escholtzia californica, il papavero della California. Mi ha subito colpito per il colore grigiastro della sua foglia molto frastagliata e incisa quindi ho messo questa pianta in un'ottima posizione soleggiata in primo piano sotto al melo. È di crescita rapidissima infatti in poco meno di un mese è diventata quasi 10 volte più grande e poco dopo, alla fine di maggio, ha cominciato a fiorire abbondantemente dei bei fiori semplici arancione puro. Teoricamente non dovrebbe passare l'inverno anche se per ora non ha subito conseguenze delle prime gelate; in primavera rispunta poi da sola dai semi dell'anno precedente.

Escholtzia californica, fogliame e bocciolo.

Qui la fioritura estiva.

2 commenti:

  1. Da me anche questa sparisce e non torna ... ma non dispero, comprerò un'altra bustina di semi e ci riproverò.La stessa cosa mi succedeva con il Centranthus , che però qui è perenne, penso anche da te. Ne avevo uno solo, dopo 3 o 4 anni ho cominciato a trovare piantine in giro , soprattutto lungo la scala esterna , gli piace molto infilarsi negli interstizi fra le rocce e i sassi . Spero che prima o poi il papavero di California faccia lo stesso.Perché la sua presenza è piacevolissima.

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  2. Ciao Vitamina, che piacere sentirti!
    Si si il Centranthus è perenne anche qui. Se vuoi l'anno prossimo posso spedirti un po' di semi di questo papavero. Qui è ancora bello sano malgrado il freddo...chissà che magari non passi l'inverno alla maniera delle perenni :)

    Cari saluti.

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