martedì 16 aprile 2013

Riproduzioni #1

Capita spesso, durante gite, vacanze o viaggi casuali di trovare dei negozi o vivai nei quali siamo attirati quasi spontaneamente e in alcuni casi ci imbattiamo in una o due piante che ci attirano così tanto da portarci al loro acquisto. Solitamente sono piante delle quali abbiamo sentito parlare, che abbiamo visto in un libro, su una rivista o , come capita sempre più spesso, su un blog. Essendo in molti casi delle piante rare o poco comuni tendiamo sempre a trattarle in modo particolare facendo attenzione all'esposizione del luogo d'impianto, alle annaffiature e alla protezione invernale; tutto questo per evitare di perderle. Si sa però che la natura a volte è crudele e anche con mille accorgimenti queste piante gelano in inverno, seccano d'estate o semplicemente, non trovandosi bene nella zona a loro designata, muoiono. Penso che a tutti è toccato il dispiacere di strappare la radice morta di un arbusto o di una perenne che ci era stata regalata dal signor X, che avevamo comprato nel vivaio Y o che avevamo acquistato alla fiera di Z.

Per evitare tutto questo ci sono diversi modi di agire. Il sistema più semplice è quello di comperare sempre due piante uguali da piantare in due zone diverse del giardino; per una questione di probabilità una sopravvive quasi sempre, ovviamente piantate con la giusta esposizione. Il problema è che alcune specie costano parecchio e non sempre si ha la voglia di spendere il doppio dei soldi per poi ritrovarsi con un solo esemplare in giardino.

Un'altro sistema è quello di ricordarsi la provenienza delle piante più a rischio ma dove si trova la voglia di tornare in un vivaio distante due ore di macchina per riacquistare una perenne che è morta di freddo?

Per arrivare al dunque: la pratica più efficace per garantirsi la continuità di una specie è la sua moltiplicazione. Personalmente uso questo sistema da anni e ha sempre funzionato alla perfezione. Un esempio tipico è la riproduzione per talea che funziona per molte perenni tra le quali le salvie mediterranee. Queste ultime sono piante bellissime ma che soffrono molto il freddo a dipendenza della varietà.

Per fare un esempio mostrerò la riproduzione della Salvia 'California Sunset' vista nel post precedente che nel frattempo ha sbocciato i primi fiori dal bellissimo color arancio. Sarà di sicuro una delle fioriture più belle di quest'anno.

Prima di tagliuzzare la pianta madre prepariamo dei vasetti con terriccio morbido mischiato a sabbia (nel mio caso ho usato solo del terriccio perché avevo finito la sabbia). Dopo averli riempiti li innaffiamo in modo che siano fradici. 

Una volta preparati i vasetti possiamo tagliare dei rametti lunghi circa 10 centimetri dalla pianta madre da usare come talee. È importante eliminare parte delle foglie più grandi in modo da ridurre drasticamente l'evapotraspirazione, questo impedirà al piccolo rametto di seccare e faciliterà il radicamento. Ecco l'esempio a sinistra.

Bisogna tenere sulla parte inferiore del rametto un internodo, ovvero quel punto dal quale partivano delle foglie. Questo è importante perché spesso le radici cominciano a crescere proprio da li. Dopo aver preparato le talee in questo modo possiamo inserirle per 4-5 centimetri o più nel terriccio bagnato in precedenza. Nel mio caso mi sono servito anche di una polvere comprata anni fa che aiuta il radicamento. Sinceramente non so se è un prodotto ancora commercializzato ma probabilmente esistono polveri simili (un flacone da 50 grammi dura anni). Se non possedete questo prodotto non preoccupatevi, tutto il procedimento funziona anche senza.

A questo punto la moltiplicazione è fatta. Ora l'importante è tenere all'ombra le talee e mantenere sempre umido il terriccio. Nel caso delle salvie mediterranee dopo tre settimane riusciremo a vedere già le radici e nel tempo di tre mesi avremo già una pianta sviluppata pronta a fiorire in estate.

Radice a circa 50 giorni dalla riproduzione
Per ora chiudo il post sulle moltiplicazioni ma in futuro ce ne saranno altri. Nel frattempo vi lascio con il giglio martagone, un bulbo alpino che forse, dopo 4 anni, riuscirò a veder fiorito.

4 commenti:

  1. Io moltiplico le piante anche per averne da scambiare con altri appassionati. E' un bel modo per ottenere nuovi esemplari senza spendere denaro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai pienamente ragione :) Purtroppo l'anno scorso ho riprodotto solo l'essenziale e quest'anno sono a corto di piante... vedrò di rimediare :)

      Un saluto.

      Elimina
  2. What a good tip. I often buy 2 of each plant, more so if it's special or I find it further away from home. I'll be giving cuttings a go after seeing your detailed instructions. Thank you pontos :)

    RispondiElimina
  3. Ciao Angie! Buon lavoro con le talee :)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...