giovedì 31 ottobre 2013

Il giglio degli Inca.

Ciao a tutti, qualche giorno fa una persona mi ha chiesto come far svernare l'Alstroemeria in piena terra dato che la pianta solitamente viene definita fragile, da piantare in un vaso che dev'essere ritirato in inverno.

Poco più a sud questa perenne dalla radice rizomatosa cresce senza problemi ma qui da noi necessita di una posizione riparata dal freddo estremo ed esposta al sole anche in inverno. Qui con una buona pacciamatura invernale non sembra aver sofferto il gelo dello scorso invenro. Oltre alla posizione soleggiata necessita di un terreno morbido ma ben drenato. È soprattutto il ristagno d'acqua o l'umidità invernale che danneggia le radici e porta la pianta all'avvizzimento. Per esperienza basta vangare il terreno per 60-70 centimetri e miscelare la terra con un 30% di sabbia e un 10 di pietrisco. Fatto questo dobbiamo sperare che la pianta si adatti subito bene alla posizione scelta visto che le specie botaniche derivano da zone del Sud America con un terreno drenato e asciutto nel periodo invernale.

Di seguito la varietà 'Indian Summer', particolare per il suo fogliame piuttosto scuro.


Qui si vede la piccola piantina a primavera 2012, era un solo stelo acquistato un mese prima.

Questa primavera i germogli erano già moltissimi.

A maggio di quest'anno la pianta era già larga mezzo metro.

Il grosso della fioritura comincia a fine giugno.

I fiori sono grandi circa 4 centimetri e durano quasi due settimane sulla pianta. Il colore e la forma del fiore la rendono molto vistosa.
In agosto arriva la fioritura completa che purtroppo ho fotografato solo col telefono.

Malgrado la qualità dell'immagine si può capire la potenza visiva di questa perenne che può dare grande soddisfazione.

Oggi sono presenti ancora dei fiori e dei boccioli. Questa varietà di giglio degli Inca produce fiori da maggio fino a fine novembre a dipendenza del clima pre invernale.

sabato 26 ottobre 2013

In compagnia.

Ciao a tutti, come state? Immagino che gli amanti dell'autunno oggi abbiano perso gli occhi a furia di vedere i colori tipici della stagione con questa bella giornata! Io invece sono stato a Monza a vedere dei bellissimi vivai in compagnia di grandi personaggi del settore! Mi riferisco anche a te mio omonimo!

Ultimamente una persona mi ha fatto notare che faccio moltissime foto di piante o fiori singoli senza mostrare le combinazioni tra le varie perenni. Voglio solo far notare che le perenni non sono state messe a dimora pensando come prima cosa alle combinazioni ma più che altro guardando le migliori esposizioni o posizioni. Il giardino ormai è piccolo e non faccio sempre attenzione a certi dettagli.

Proverò a inserire tutte le foto grandi ma dal prossimo post userò ancora la misura classica ricordando sempre che cliccando sull'immagine è possibile ingrandirla.


L'aiuola del vecchio orto in un solo anno è esplosa a tal punto che molte piante ho dovuto spostarle.


Nel dettaglio si possono notare ancora tanti fiori tipici del periodo. Sullo sfondo, in grigio chiaro, c'è il Teucrium fruticans.


La Rabdosia in questo periodo la fa da padrona.


Lo Schizostylis intanto è ancora in fiore.


Le infiorescenze del Veronicastrum rimangono decorative mentre la Lysimachia diventa sempre più arancione.


Le anemoni sfiorite tra poco cominceranno a produrre i loro semi.


Il Platycodon ha un'interessante colorazione autunnale dietro al Geranium x magnificum.

domenica 20 ottobre 2013

Le uniche gioie dell'autunno.

Ciao a tutti! Chi mi conosce sa del mio leggero disprezzo verso la stagione autunnale, innanzitutto perché tutto smette di crescere in un clima umidiccio e freddo ma più che altro perché si prepara ad arrivare la triste stagione gelida che porta con se influenze varie e malattie sgradevoli. Un'altra cosa che non sopporto dei mesi freddi è il buio! Lo so, nessuno sarà d'accordo con me ma vi giuro, non riesco a vedere molto dell'autunno romantico descritto dalla maggior parte delle persone.

Per fortuna ci sono delle perenni che rallegrano molto questo periodo con le loro fioriture caratteristiche!

Un classico è questo Eupatorium dalla foglia molto scura e dal fiore bianco che spicca moltissimo negli angoli di giardino illuminati poco dal sole. Questa perenne non si ammala, non soffre il freddo e non richiede nessuna cura particolare.
Eupatorium rugosum 'Chocolate'
Ora tocca ad una perenne messa a dimora l'autunno scorso in una parte soleggiata del giardino. Cresce poco più di un metro e produce foglie triangolari, leggermente seghettate. Se ne sta buona buona per tutto l'anno senza farsi notare troppo ma poi comincia a produrre in autunno una miriade di fiorellini blu tubulari grandi un paio di centimetri. In vivaio è data come perenne da terreno fresco con esposizione a mezz'ombra ma una dei tre esemplari acquistati è morta proprio in quelle condizioni. Le due sopravvissute allo scorso inverno sono quelle piantate a ridosso di un muro a sud in un terreno asciutto.
Rabdosia longituba
Rabdosia  longituba con particolare del fiore.
Un altro blu di questo periodo è donato da un classico aconito a fioritura tardiva.
Aconitum napellus
Ma passiamo ad un coreopsis un po' sottovalutato. È una varietà alta circa 40 centimetri con la foglia molto stretta e lunga all'incirca 4 centimetri che fiorisce da giugno fino ad ora. Se ne sta in un aiuola secca vicino ad altre piante piuttosto vigorose ma nonostante ciò è una buona conferma anno dopo anno. Il fiore è grande 3-4 centimetri di color giallo con parecchie macchie porpora.
Coreopsis ‘Red Shift’
Altra bellissima fioritura, tra le mie preferite, è quella della Salvia 'Maraschino' che cresce da 6 anni vicino al cancello. Vista l'altezza che supera i 150 cm direi che ha trovato il suo terreno ideale che le permette di fiorire da maggio fino a Natale.
Salvia microphylla 'Maraschino'
Per oggi vi lascio con la colorazione dell'acero 'Sangu Kaku' regalatomi da Omar. Un saluto a tutti!
Acer palmatum 'Sango Kaku'

domenica 13 ottobre 2013

Astri.

Ciao a tutti da questa fredda giornata tipicamente invernale! Il clima è cambiato radicalmente da un giorno all'altro e la neve è scesa fin sotto gli 800 metri. Le temperature a valle variano tra i 7 e i 14 gradi di giorno; vien quasi voglia di cominciare a pacciamare tutto per l'inverno.

Malgrado questo colpo di freddo sono fioriti tutti gli astri settembrini.
Aster 'Vasterival'
Questo era già stato visto l'anno scorso. È il più violento del giardino visto che dopo un anno si possono trovare piantine a quasi un metro di distanza che crescono dalle radici della pianta madre. In altezza può arrivare anche a 160 centimetri. I fiori semplici sono di un bel rosa chiaro e sono grandi circa 2.5 centimetri. Vista l'altezza che raggiunge consiglio di legarlo ad un tutore anche se una persona che conosco lo lascia cadere e fiorisce a 30-40 centimetri da terra occupando però molto più spazio.

Aster 'Notte d'Autunno'
Notte d'Autunno mi è stato dato da Gabriele quando era ancora una talea di 7-8 centimetri. Nell'aiuola del vecchio orto è cresciuto, in circa 4 mesi, fino a 70 centimetri senza ammalarsi di oidio. I fiori sono doppi di color viola-blu (la foto non rende giustizia).

Aster 'Prof. Anton Kippenberg'
Prof. Anton Kippenberg è l'astro con la fioritura più densa del giardino. È alto circa mezzo metro e da più di 5 anni produce una generosissima fioritura color violetto. Anche lui non ha mai avuto problemi d'oidio.

Aster amellus 'Lac de Geneve'
Questo astro è particolare per la sua fioritura precoce che comincia già a inizio agosto.  Alto solo 35-40 centimetri produce dei fiori dai petali viola piuttosto disordinati e irregolari. La fioritura è tutt'ora in corso.

Aster 'Montecassino'
Un'altro aster di Gabriele è questo dalla particolare foglia molto fine e leggera. Produce molti fiori bianchi di circa un centimetro di diametro molto ambiti dalle api.

Aster 'Snow Flurry'
L'ultimo astro è alto circa 40 centimetri e produce una marea di fiorellini bianchi di 7-8 millimetri. Uno dei più facili da talea dato che sono attecchiti per terra tutti i rametti spaccati dalla grandinata di agosto.

Io per oggi vi lascio con un'altra fioritura tipica del periodo. Buona settimana a tutti!
Nipponanthemum nipponicum

mercoledì 9 ottobre 2013

Orecchie e coda di Leone.

Ciao a tutti! Qualcuno di voi probabilmente si è messo a ridere leggendo il titolo di questo post in quanto avrà capito l'ardua impresa del prossimo periodo freddo, far sopravvivere un Leonotis leonorus in piena terra.

È una pianta perenne che cresce in climi caldi come quelli africani o della macchia mediterranea più estrema come la Spagna o la Turchia. L'avevo vista spesso sui libri e proprio sabato scorso ne ho trovato un esemplare all'Orticolario di Cernobbio. Beh, non ho resistito! Visto che qui prosperano piante come Salvia chamaedryoides e Alstroemeria ho deciso di provare anche con il Leonotis pur sapendo che la sua resistenza al freddo è praticamente inesistente.
Leonotis leonorus
Solitamente alle fiere-mercato c'è così tanta scelta e belle piante che mi è capitato di uscirne senza aver comprato nulla. Quando però si apre il portafoglio per un pianta non ci si ferma più e spendere 80-90 euro è questione di attimi. Ecco quindi qualche altro acquisto.

Questa interessante margherita tardiva assomiglia moltissimo ad un settembrino ma è gialla, colore che in questo periodo va un po' calando. Della sua rusticità parlerò a inizio primavera!
Chrysopsis villosa
Ma veniamo alle salvie! Questa è particolare, possiede una foglia lunga 2-3 centimetri ma sottile qualche millimetro di color verde-grigiastro. Verso la fine dell'estate comincia a produrre dei fiorellini azzurri fino ai geli.
Salvia azurea
Un'altra salvia interessantissima è la guaranitica. Possiede foglie triangolari grandi 4-5 centimetri e si innalza fino a 60-70. A fine estate produce dei fiori grandi 3-4 centimetri di color viola; molto vistosi. Anche questa è una pianta che dev'essere pacciamata bene per passare l'inverno a dovere.
Salvia guaranitica
Per oggi chiudo qui, la stanchezza comincia a farmi fare errori d'ortografia piuttosto imbarazzanti quindi vi lascio con la magnifica fioritura del Solidaster che in questo periodo sembra un grande fuoco d'artificio giallo!
x Solidaster luteus

mercoledì 2 ottobre 2013

James Compton VS Pink Spike

Ciao a tutti! Nel post precedente dicevo di non vedere nessuna differenza tra queste due varietà di Actaea. Appena fiorite sono molto simili ma dopo qualche giorno Pink Spike diventa effettivamente più rosa, inoltre mi sembra che l'infiorescenza duri di più nel tempo.


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