Ciao a tutti, come state? Qui ci sono stati giorni freddi con mattine a meno quattro gradi e il giardino è andato completamente in riposo. Nelle scorse settimane ancora miti i colori autunnali del giardino si sono fatti notare molto. Sono ben visibili dalla strada i colori rossi dell’acero e dello scotano.
Nell’insieme il giardino è sempre colorato e lo sarà anche
in inverno grazie ai diversi colori dei tronchi e dei rami. Siccome c’era
bisogno di arbusti e piccoli alberi per dare ombra e sollievo dal caldo alle
perenni sottostanti abbiamo collocato sempre qualche pianta particolare per i
fiori o per i colori d’autunno.
Tra quelle perenni si trova questo epimedium sempreverde che si tinge di rosa fino alla primavera.
L’autunno è il periodo dove ci godiamo le alberature nel
terreno selvatico. Si mettono a dimora da piccole e quasi non si notano in
mezzo all’erba alta e alle altre piante del bosco ma dopo un po’ di anni
cominciano a farsi notare e dare delle soddisfazioni soprattutto in questo
periodo. Quando il bosco selvatico si tinge di marrone, questi alberi
colpiscono per i colori sgargianti come questa quercia.
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| Quercus texana |
Il terreno è per la maggior parte ripido, umido e molto
argilloso. Con una prevalenza molto acida è apprezzato dalla Nyssa, un albero
simile al faggio ma con foglie lucide che in autunno si colorano di rosso. Una
pianta molto interessante nei terreni che non asciugano mai del tutto,
soprattutto in profondità. Solitamente cresce molto ordinata, quasi con la
forma di un abete ma la mia è sempre piegata, malgrado io abbia provato per
anni a raddrizzarla. Il giallo è del Liriodendron variegato che in autunno
prende quel bel colore dorato.
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| Nyssa sylvatica |
Tra gli alberi a foglia rossa il migliore è sempre questo acero, anch’asso amante del terreno argilloso e acido che caratterizza quella costa di terreno. È stato piantato in un recinto una decina di anni fa quando era alto solamente mezzo metro e poi è stato spostato fuori quando la sua altezza era tale da tenere al sicuro la chioma dalle capre che visitano giornalmente il terreno.
La settimana prima era meno colorato ma contrastava con la
betulla dorata che cresce ai margini del fango che si trova a valle della
cisterna dell’acqua potabile. Mi piace il contrasto che assieme creano con la sequoia
azzurra ma purtroppo quella betulla fa cadere le foglie abbastanza in fretta
quindi lo spettacolo dura davvero poco, soprattutto durante i periodi piovosi o
di vento.
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| Betula alleghaniensiss |
La colorazione autunnale più tardiva è prodotta dall’abete
d’acqua. Nel terreno ce ne sono parecchi ma questo solitario è sempre uno
spettacolo all’inizio dell’inverno. Con l’arrivo della bufera di neve sono poi
caduti tutti gli aghi. La cosa più curiosa di questo albero è la semplicità di
propagazione per talea. Basta infatti infilare nel terreno umido dei rami di
circa mezzo metro per farli radicare facilmente.
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| Metasequoia glyptostroboides |
Non sono degli alberi ma i mirtilli sono sempre molto
colorati.
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| Vaccinium corymbosum |
Io per oggi vi lascio con il giallo dello Styrax che quest’anno
è fiorito per la prima volta.
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| Styrax obassia |










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